Ogni ora nel nostro corpo entrano 450 litri di aria. 

Bambini e ragazzi respirano da 12 a 20 volte al minuto e inalano un quantitativo di aria maggiore in proporzione al peso corporeo, rispetto a un adulto. Migliorare la qualità dell’aria è, quindi, la prima forma di prevenzione. Dove l’aria è più pulita, purificata costantemente, ci saranno meno contagi da malattie aerotrasmesse, meno possibilità di sviluppare asma e allergie, meno problematiche del sistema respiratorio.

Perché garantire aria più pulita?

Respirare aria salubre è prima di tutto diritto di ogni bambino

Indipendentemente dal luogo in cui si vive, è dovere degli adulti garantire ai più giovani ambienti salubri, in cui il respiro sia nutrimento vero. Infatti, anche se si presta molta attenzione a ciò che si mangia, controllandone ingredienti e provenienza, non ci si cura allo stesso modo dell’aria. 

Questa trascuratezza, però, è un autogol. La qualità dell’aria, infatti, incide sulla qualità della vita: migliore è l’aria, migliore saranno salute, benessere, produttività e umore.

Respirare aria salubre significa ossigenare meglio l’organismo e il cervello, avere una risposta immunitaria migliore, essere più concentrati, imparare meglio. Aria pulita e ambienti salubri creano luoghi sicuri per chi ha il sistema immunitario fragile o in evoluzione.

Cosa si respira a scuola?

Negli ultimi anni si sono attivati diversi progetti europei per monitorare la qualità dell’aria nelle aule scolastiche, italiane ed estere. 

L’European Federation of Allergy (EFA) ha dimostrato, tramite indagini e sperimentazioni in locali scolastici di diversi paesi europei, che all’interno di questi spazi i più comuni inquinanti sono presenti in quantità elevate. Il progetto “Health Effects of School Environment” (HESE) ha monitorato un campione di 16 scuole in varie regioni italiane evidenziando una una cattiva qualità dell’aria.

Il progetto “School Environment And Respiratory Health in Children” (SEARCH), con misurazioni ambientali ed informazioni sulla salute respiratoria in circa 1000 bambini di scuole in Lombardia, Piemonte, Lazio, Sardegna e Sicilia, ha confermato una scarsa qualità dell’aria all’interno delle aule. Non solo a causa di agenti patogeni come virus e batteri che possono veicolare malattie e infezioni, ma anche per la presenza di inquinanti volatili emessi costantemente da materiali edili, vernici, arredi, prodotti per la pulizia. Alcuni di questi fattori derivano dall’invecchiamento delle infrastrutture e da una manutenzione inadeguata; altri possono essere rilevati anche in edifici nuovi o appena ristrutturati.

Come garantire aria salubre e ambienti sicuri anche a scuola?

Una buona aerazione è sicuramente importante, come indicato nelle linee guida del Ministero della Salute in merito alla prevenzione da Covid-19. 

Aprire le finestre a intervalli regolari, anche per pochi minuti, contribuisce ad abbassare il livello degli inquinanti generati da materiali e dalla presenza di persone. 

Si può fare anche di più: si può “lavare” l’aria. Se, aprendo le finestre, puoi diluire gli inquinanti, attraverso la reazione attivata dalla tecnologia Jonix Non Thermal Plasma puoi neutralizzare gli inquinanti presenti nell’ambiente. Quindi: con il ricambio d’aria diminuisci gli inquinanti, con la tecnologia Jonix NTP li inattivi. E non solo togli ciò che è nocivo, fai anche qualcosa in più: nutri l’aria con una maggiore quantità di ossigeno.
Respirare aria purificata tramite Jonix Non Thermal Plasma Technology, crea negli ambienti scolastici condizioni ottimali per l’organismo dei ragazzi, contribuendo a migliorare lo stato generale di benessere: previene i contagi da malattie aerotrasmesse, dona sollievo alle difficoltà respiratorie di chi soffre di asma e allergie, migliora la concentrazione.

Dove si respira bene si impara di più e meglio!


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