L’Areca Palmata, la Sanseveria e la Felce di Boston sono le piante da interno più efficaci per l’assorbimento dei VOC. Per mantenerle sono sufficienti luce naturale, acqua e piccole attenzioni quotidiane

Nel precedente articolo abbiamo ribadito quanto possono nuocere le sostanze inquinanti presenti all’interno di casa nostra e, in particolare, abbiamo affrontato i pericoli della formaldeide e le concentrazioni dannose minime ad essa associate.

Ancora prima, nel corso del nostro terzo appuntamento, avevamo raccontato quali potessero essere le possibili soluzioni per mantenere la salubrità degli ambienti confinati o per bonificare un ambiente inquinato: le due strade all’epoca proposte rappresentano anche i due sistemi più semplici ed economici per affrontare o prevenire il problema dell’inquinamento indoor, ovvero abbassare la temperatura d’esercizio dei nostri termostati e mantenere arieggiati i locali.

Oggi parliamo di un terzo sistema di purificazione dell’aria interna, anch’esso poco dispendioso in termini economici ma più impegnativo per quanto riguarda il tempo o la “dedizione” da investire. Oggi parliamo di piante da appartamento.

LE PIANTE DA INTERNO: UN’OTTIMA CURA PER L’INQUINAMENTO INDOOR!

Alcuni vegetali sono ottimi strumenti di regolazione del comfort termo-igrometrico e rappresentano un filtro naturale per molte sostanze nocive. Se posizionate in luoghi idonei alla loro crescita, alcune specifiche piante per interni offrono per lungo tempo una purificazione continuativa e gratuita dell’aria.

Queste piante furono identificate e studiate per la prima volta in una ricerca della NASA, pubblicata poi nel 1984, finalizzata alla risoluzione delle problematiche ambientali legate alla scarsa qualità dell’aria all’interno degli Skylab durante le missioni nello spazio. Dagli studi effettuati nel Centro Spaziale John C. Stennis ad Hancock County (MS) dal prof. Wolverton, sono emerse una cinquantina di specie vegetali con spiccate capacità di assorbimento delle sostanze nocive volatili. Molte di queste sono comuni piante d’appartamento.

Le più efficaci sono l’Areca Palmata (chrysalidocarpus lutescens); la Sanseveria (sansevieria trifasciata) e la Felce di Boston (nephrolepis exaltata “bostoniensis”). L’Areca Palmata funziona come un aspirapolvere generico con scarse caratteristiche selettive nei riguardi di precise sostanze, ma con buone capacità di abbattimento per moltissimi composti nocivi; la Sanseveria trasforma l’anidride carbonica in ossigeno a ciclo invertito, ovvero può purificarci l’aria mentre dormiamo se utilizzata di notte nelle camere da letto; la Felce di Boston, infine, è specializzata nell’eliminazione della formaldeide.

Le piante da interno operano egregiamente sulla qualità dell’aria, ma per funzionare bene devono stare in salute: queste nostre “amiche” ci danno un grande aiuto, ma in cambio necessitano di luce naturale, acqua e molte cure.

Architetto Leopoldo Busa,
esperto in qualità dell’aria indoor